Il
Codice morale del Cavaliere
1. Ogni giorno, medito un articolo diverso del codice morale e
tento di metterlo in pratica fino a notte.
2. Mi applico giorno e notte all'ascolto, la riflessione e la
meditazione.
3. Mi applico a dominare le mie emozioni verso miei cari come
verso miei nemici.
4. Mi applico a fuggire i luoghi nocivi e le emozioni negative
per sviluppare in me una condotta virtuosa.
5. Mi applico ad amare miei fratelli e mie sorelle più
di me stesso, a vedere solamente le qualità degli altri, anche
di chi vede solamente i miei difetti.
6. Mi applico a non nuocere mai ad altrui, anche al rischio della
mia vita.
7. Mi applico a generare lo spirito di risveglio per liberare
l'infinità degli esseri.
8. Mi applico a scambiare la mia felicità contro la sofferenza
di altrui.
9. Mi applico a servirmi della materia senza diventarne schiavo.
10. Mi applico a lodare chi mi rivela i miei difetti.
11. Mi applico, nella miseria, di mezzo al disprezzo costante,
in preda alle malattie, a custodire il coraggio e dei pensieri positivi.
12. Mi applico anche nell'opulenza, a considerare i beni al loro
giusto valore ed a non trascurare gli altri.
13. Mi applico a percepire che, sotto la loro apparente bellezza,
gli oggetti piacevoli ed attraenti non hanno più bellezza
che un arcobaleno.
14. Mi applico parimenti a non considerare le difficoltà
come illusorie.
15. Mi applico a praticare la generosità senza aspettare
ritorno.
16. Mi applico a praticare la disciplina cavalleresca senza motivazione
mondana.
17. Mi applico ad esercitarmi alla pazienza.
18. Mi applico a sviluppare l'entusiasmo e la perseveranza.
19. Mi applico ad esercitarmi alla calma mentale ed a praticare
la concentrazione che trascende i quattro stati senza forma.
20. Mi applico ad evitare ogni parola offensiva e sgradevole.
21. Mi applico ad essere cosciente del mio stato d'animo del momento
ed a ricercare incessantemente la conoscenza di me stesso.
22. Mi applico ad osservare costantemente i miei difetti ed a
disfarmene.
23. Per i meriti di questo scritto e grazie allo spirito di risveglio
relativo ed assoluto, possano tutti gli esseri
24. Diventare simili à il nostro Divino Maestro che risiede
al di là degli estremi, come nel più profondo di noi
stessi.
25. La perfezione non è di questo mondo, ma il Cavaliere
s'impegna a farne la sua ricerca, servendosi del suo coraggio come
montatura e della sua volontà come scudo.
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