Il
Templarismo nel tempo
I
Cavalieri del Tempio hanno saputo riportare alla luce il segreto
delle nostre origini e del nostro divenire
di G. del N.

Il Templarismo fin dal suo sorgere, attraverso particolari avvenimenti,
già comincia a caratterizzarsi sul piano mistico-religioso
mediante una causale simbologia che esaminata da un incauto osservatore,
consente di intravedere quella che sarà la sua funzione, in
una Europa nella quale lo scisma Cataro-Albigese si diffonde, nonostante
la persecuzione della Chiesa di Roma.
Infatti è nell'anno 1118, che Ugo dé Pagani, Godefroy
de Saint-Omer, unitamente ad altri SETTE compagni, nella zona di
ATHLIT, si unirono con lo scopo di sorvegliare uno dei passaggi più
pericolosi, attraverso il quale i pellegrini dovevano transitare,
per portarsi al Santo Sepolcro.
Ma guarda caso, i NOVE difensori dei pellegrini, posero il loro
alloggio, in una delle costruzioni sovrastanti l'antico Tempio di
Gerusalemme. Da qui la loro primitiva denominazione di: POVERI
CAVALIERI DEL TEMPIO.
Altra casualità da prendere in considerazione è
che dal 1118 al 1127, ovvero per ben NOVE anni, i Poveri Cavalieri
del Tempio, non superarono le NOVE unità.
Nel corso di questi NOVE anni, i NOVE fondatori dell'Ordine, combatterono
sempre in proporzione di UNO CONTRO TRE.

Queste situazioni episodiche evidenziano, sul piano esoterico,
la loro conoscenza del mistero "Trinitario", sul
quale la Chiesa Cattolica ha costituita la concezione Trinitaria.
Se a queste considerazioni ne aggiungiamo altre, che riflettono
la loro struttura territoriale, ricordando che l'Ordine aveva NOVE
province; nonché la Teurgia Templare, per la quale, alla ora
del Vespro, i cavalieri erano tenuti a recitare "NOVE"
Pater; né può ignorarsi il rispetto Templare, per la
geometria Sacra, simboleggiata nel passaggio dal quadrato al cerchio,
attraverso il poligono, che rappresentano i TRE mondi sacri, cari
alla Gnosi.
In questa ternaria geometrica infatti, possiamo intravedere i
TRE mondi Gnostici:"FISICO, ASTRALE E DIVINO". Sempre
su questo piano, come dimenticare la regola Templare, redatta dall'Abate
Bernardo di Chiaravalle, composto da 72 articoli (7 + 2 = 9).
Da tutte queste, che qualcuno potrebbe definire "casualità",
come non ravvedere un legame fra l'Ordine ed i Pitagorici e come
non rapportarci ad una analisi Kabbalistica del NOVE che sta a simboleggiare
la "REALIZZAZIONE" e stranamente, sempre senza allontanarci
dalle concezioni pitagorico - cabalistiche, come non riflettere profondamente
sulla distruzione dell'Ordine che avvenne durante il periodo di governo
del XXII GRAN MAESTRO - UGO DE MOLAY, giacché il "22"
sul piano cabalistico sta ad indicare:"LA CONCLUSIONE DEGLI
SFORZI"; dobbiamo quindi ritenere che nell'anno 1314, l'Ordine
del Tempio avesse assolto il compito ad esso attribuito dall'Eterno,
nella storia dell'Umanità.
Ciò premesso e sempre restando nel campo dell'affermazione
di una concezione Gnostico-Templare, non può sfuggire come
gli appartenenti all'Ordine, nel loro comportamento religioso, mostrassero
nel contempo: sprezzo od indifferenza per il patronato di "PIETRO"
ed una deferente preferenza per "GIOVANNI" seguendo anche
in questo campo la preferenza degli Gnostici, per l'Autore dell'Apocalisse.
Ma è ancora più indicativa la venerazione dei Templari
per la Pentecoste e per la festa dello Spirito Santo, che evidenzia
invece la loro indifferenza per il Natale e la Pasqua; in quanto
secondo la concezione da essi accolta, che traeva le origini dallo
Gnosticismo, il Regno dello Spirito Santo, doveva succedere a quello
del Padre ed a quello del Figlio.
Benché la Regola dell'Ordine Templare fosse stata predisposta
da Bernardo di Chiaravalle, è da rilevare che la iniziale
Regola dei Cavalieri del Tempio, era stata ispirata dal manicheo
Vescovo d'Ippona, il quale molto apprezzava il Credo Gnostico, prima
ancora di pervenire alla definitiva separazione.
Va ancora rilevato che Ugo dè Pagani, fondatore dell'Ordine
Templare, secondo alcuni studiosi, originariamente sarebbe stato
ricevuto nello "ORDINE DEI SOLITARI", detto anche
"KADOSH", termine che stà ad indicare: purezza,
perfezione, santità.
I Kadosch avevano comunicati i loro segreti esoterici agli Gnostici,
questi a loro volta li trasmisero a Ugo dé Pagani ed a Godefroy
de SaInt-Omer, i quali decisero di ridar vita in tutta la sua passata
grandezza all'Ordine Essenico. Ciò spiega l'inesplicabile
sviluppo che nel Medio-Evo ricevettero gli Ordini Gnostici.
Questa diffusione scaturisce anche dalla fusione avutasi tra il
Catarismo, il Templarismo ed il partito imperiale Ghibellino.
Va altresì detto, che i Templari nel mondo occidentale
appaiono come i discendenti degli "JOMVIKING", guerrieri
celibatari nordici, detti anche "PELLI D'ORSO".
Nella storia della colonizzazione Vichinga di Gran Bretagna e
Normandia, i cavalieri JOMVIKING, ebbero un ruolo molto importante.
Infatti secondo eccellenti studiosi del movimento Templare, essi
trarrebbero la loro derivazione da questo Ordine Cavalleresco nordico.
Altro importante aspetto sul piano del misticismo e della ritualità
Templare è quello del "BAFOMETTO", che secondo
la leggenda sarebbe una testa d'uomo, conservata mediante apposito
trattamento con erbe ed aromi, che presentava la particolarità
di concedere oracoli, una volta interpellata.
Nell'esoterismo nordico, si narra di un mitologico scontro fra:
"THOR" ed "HANUGUIR", nel corso
del quale il martello di Thor, fracassa la testa dell'avversario,
ma un lampo colpisce anche la testa di Thor.
Nell'immagine della pietra collocata sulla fronte di un Dio, ritroviamo
lo smeraldo caduto dalla fronte di Lucifero, dal quale fu poi ricavato
il Graal.
L'Ordine Templare, pur utilizzando molto discretamente questa
testa, non mancò di far trasparire il luogo di origine del
suo Bafometto, talché lo Charpentier, nella sua opera sul
Templarismo, suppone trattarsi della miracolosa testa di Sidone.
Altri studiosi invece, ricercano l'origine di questo talismano Templare
nel Sufismo Islamico.
Ma anche la mitologia elvetica, ci presenta una particolare figura
di Bafometto, impersonata da Guglielmo Tell, che ricava da un ramo
di vischio la freccia che dovrà colpire la mela, che pur simboleggiando
il frutto proibito, nella fattispecie funge da terzo occhio. Naturalmente
questa leggenda elvetica, trae la sua origine da un mito islandese:
degli "Specchi Folli" che trovano la loro concatenazione
alla XXII lama deI Tarocchi: "Il Matto" corrispondente
allo zero ed alla lettera dell'alfabeto ebraico SCIN, nonché
sul piano astrologico allo scorpione. Questa mitologia islandese,
venne trapiantata in Svizzera nel XV secolo.
Nell'assieme del misticismo Templare, non può non ricordarsi
il "MISTERO DELLA SPINA" che partendo dal feudo
di Payns (Francia), nel tempo divenne: "LEPINOY", il luogo
della spina e si Ricollega sul piano della simbologia al rito che
si svolgeva nel corso della cerimonia di ricevimento dei nuovi cavalieri
del Tempio, nel corso della quale, il Maestro baciava la parte bassa
della spina dorsale del neofita.
Questa particolare ritualità evidenzia un aspetto umano
inerente la spina dorsale, che nel corpo umano, custodisce il midollo
spinale e nel contempo rappresenta il canale entro il quale fluisce,
quel fluido che è la potenza vitale dell'uomo.
Questa potenza vitale, si rifà alla Tradizione indú
che la raffigura in un serpente annidato nella regione perineale,
adiacente alle ghiandole sessuali. E’ il serpente del KUNDALINI,
che và risvegliato.
Questa forza ridestata con appropriati esercizi, risale il canale
della spina dorsale, che deve essere tenuto retto e nel suo corso
risveglia i centri "CHAKRA", nei quali trovano la loro
sede naturale, i sensi più sottili dell'essere umano, che
sono centri di percezione sensoriali.
La meta di questa forza vitale è il cervello, ove dischiude
all'uomo la conoscenza Divina, passando poi al centro frontale, ove
apre il terzo occhio che è quello della visione diretta attraverso
il tempo e lo spazio.
Ed ecco che mediante questa mistica simbologia, perveniamo al
significato recondito della castità imposta ai Cavalieri Templari,
nell'esigenza di convogliare questa forza vitale, una volta risvegliata,
verso il cervello, senza che abbia a subire deviazioni verso l'esterno,
nell'atto sessuale.
Non possono peraltro ignorarsi i contatti intervenuti in Terra
Santa, fra Cavalieri Templari, Sufi Islamici, appartenenti all'Ordine
degli Assassini fondato da "HASSAN" il quale assunse la
denominazione di "VECCHIO DELLA MONTAGNA" e degli Ismailiti.
Questi contatti fra uomini appartenenti a culture, civiltà
e mondi diversi, originarono uno scambio di nozioni ed esperienze
esoteriche, non disgiunte dalla teurgia e ritualità di ciascuna
parte, che portarono i vari gruppi a dar vita ad una rete di relazioni
di varia natura, aderenti a parole d'ordine segrete.
Posti di fronte a questo scambio di esperienze, fra uomini provenienti
da mondi tanto diversi, sorge spontanea in noi la ricerca dei motivi
che originarono queste comunanze. La risposta a questo quesito, può
venirci solo dall'esoterismo Templare.
Se guardiamo agli appartenenti all'Ordine del Tempio, come discepoli
della Tradizione primitiva del Cattolicesimo, siamo portati a ritenere
che essi detenevano la conoscenza del segreto e delle lacune di esso.
Considerato che i Templari erano i depositari dei segreti dell'Arca
dell'Alleanza, di quelli dei costruttori, nonché detentori
del mistero del Graal, unitamente ai Catari, abbiamo la conferma
di questa conoscenza della Tradizione primordiale.
Questo Ordine monastico-militare, che possedeva una propria flotta,
costruiva strade e Templi, che per l'epoca nella quale si trovava
ad operare era una grande potenza economica, non poteva non avere
un segreto piano di rinnovamento della Società.
Fu appunto questa molteplicità d'interessi a far sorgere
gelosia ed invidia nel contemporanei e nei raggruppamenti socio-politici
dell'epoca.
Ma è opportuno cercare di soffermarsi ad esaminare gli
elementi di questo segreto piano di rinnovamento sociale, che animava
l'Ordine del Tempio, proiettandolo nel futuro.
Su questo argomento, non sarà male ricordare che i Cavalieri
del Tempio, di fatto erano johanniti, come abbiamo già avuta
occasione di rilevare e conseguentemente, sul piano mistico aspiravano
a dar vita alla "CHIESA DI GIOVANNI", la quale attraverso
la sovrapposizione del Vangelo esoterico di Efeso a quello di Roma,
estendesse il suo potere oltre i limiti della chiesa di "PIETRO".
Da questa posizione di carattere esoterico-spirituale, ne scaturiva
un'altra di carattere socio-politico, quella relativa alla realizzazione
del "GRAN DISEGNO DEL RE DEL MONDO", che mirava alla creazione
di uno stato sovranazionale che pervenisse all'unione fra Occidente
ed Oriente, e sul piano religioso mantenesse integra l'unità
del popolo di Cristo, pur consentendo al singoli fedeli, il rispetto
delle loro libertà confessionali.
Questo grande disegno, al quale mirava l'Ordine Templare, ci viene
confermato da Walter Gaunier il quale nella sua opera: "La
chevalier et les aspects secrets de l'histoire" scrive:
"Tutto questo era troppo progredito, la curva della storia
doveva dapprima passare per la costituzione degli Stati nazionali.
Essi lo sapevano, ed è per questo che conservavano segreta
tutta la loro struttura sovrannazionale. Essi volevano evitare mille
anni di guerre fratricide e mettere in corto circuito i cicli della
storia, facendoli saltare fino all'anno duemila ......".
Ma la storia deve progredire ed evolversi, con la necessaria gradualità,
in quanto gli uomini temono la verità delle loro verità,
che svela le loro menzogne. Fu infatti questa manifestazione intellettiva,
avvertita da mediocri, come un sussulto che li fece sentire umiliati
dalla generosità delle grandi Idee, elaborate da Templari
i quali ebbero il torto di aver troppo ragione, al momento giusto
e di non averla saputa celare, in attesa della maturazione dei tempi.
Questo li condannò!

Il potere spirituale alleato a quello temporale, credette di distruggere
l'Ordine, con l'uccisione del XXII Gran Maestro dell'Ordine del Tempio
e con la dispersione dei suoi adepti.
Ma il Templarismo ricomparve subito dopo, attraverso il "PRETE
GIANNI", nella misteriosa immagine del "CENTRO DEL MONDO".
Infatti fin dal 1145 il vescovo di Gabala (Armenia) segnalava, per
la prima volta al Pontefice Eugenio III, la esistenza del misterioso
personaggio.
I cavalieri del Tempio, istruiti dal Sufismo Islamico, dalla Gnosi
Cristiana, hanno saputo riportare alla luce il segreto delle nostre
origini e nel contempo del nostro divenire.
Il processo del ciclo evolutivo dell'umanità, che nella
Era dell'Acquario, porterà all'unità delle religioni,
dei nazionalismi, delle concezioni socio-politiche, travolgendo le
barriere che ancora dividono l'uomo, redigeranno la concezione mistica
del Templarismo e l'uomo, affrancato da ogni tipo di divisione, in
piena libertà, riaffermerà il potere del Re del Mondo,
innalzando il suo intelletto all'adorazione dello
"I0 SONO COLUI CHE
SONO"
Il
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